Partiamo analizzando solo i fatti, ovvero immagini e dialoghi(giapponesi) che abbiamo a disposizioni.
Ció che contraddistingue maggiormente Orion è ovviamente la sua invulnerabilità.
Sappiamo per certo che tale caratteristica è stata conseguita dall'uccisione del drago Fafnir che ha bagnato con il suo sangue tutto il corpo del cavaliere a parte una piccola parte sulla schiena in corrispondenza del cuore.
Ma come funziona l'invulnerabilità di Orion?
L'anime ci mostra chiaramente che questa caratteristica è propria del cosmo del cavaliere e si "attiva" quando quest'ultimo lo emana prima di subire un colpo.
Sintesi: Emanazione cosmo = invulnerabilità
Dunque se Orion non emana il suo cosmo puó subire qualsiasi colpo come lo dimostra la ferita di Hilda alla sua mano o all'attacco fisico di Syria sfruttando il fatto che Orion fosse indebolito dal suo flauto e dalla battaglia contro i 5 cavalieri di bronzo.
Orion viene colpito alla mano e al corpo quando non emana il suo cosmo per attivare l'invulnerabilità.
Dunque Orion puó sia emanare il suo cosmo per attivare la sua invulnerabilità che, come tutti gli altri cavalieri, emanare il proprio cosmo per sferrare un attacco più potente.
Nell'anime possiamo chiaramente vedere che il cosmo emanato per attaccare non gli consente di emanarlo contemporaneamente anche per difendersi e proprio per questo motivo che in quel momento è vulnerabile come gli altri.
In quel momento la sua difesa è affidata alla sua armatura e alla sua resistenza fisica come ogni altro cavaliere.
Dovrebbe quindi lasciare che il suo avversario attacchi per primo(od essere lui ad attaccare per primo), difendersi con l'invulnerabilità, e poi contrattaccare immediatamente per evitare problemi ma ovviamente, se gli autori avessero seguito questa semplice strategia, non sarebbe mai potuto essere sconfitto e i cinque protagonisti non sarebbero potuti progredire nella storia.
Vogliamo parlare di "esigenza di trama"? Si, possiamo. In qualche modo Orion doveva essere sconfitto perchè ricordiamoci: i cinque cavalieri devono complessivamente vincere sempre, non morire e andare avanti nella storia.
L'esempio lampante di questa condizione l'abbiamo quando Orion combatte corpo a copro contro Phoenix, Pegasus e Sirio, scambiando pugni e calci in continuazione e in quel momento il cavaliere di Odino non emana il proprio cosmo per difendersi ma attacca preferendo così evitare i loro attacchi dimostrando una agilità impareggiabile.
Solo contro i colpi segreti dei cavalieri di bronzo ferma i suoi attacchi e si dispone in difesa emanando il cosmo e avvalendosi della invulnerabilità.
Orion evita gli attacchi avversari e dimostra grande velocità e potenza.
Dunque in fase difensiva Orion, utilizzando il cosmo, è realmente invulnerabile?
No, come ho detto in precedenza il suo punto debole è una piccola zona alle spalle che puó diventare mortale se dovesse essere colpito violentemente senza l'armatura che la difenda(come qualsiasi altro cavaliere che viene colpito violentemente al cuore senza la protezione dell'armatura).
Inoltre nell'anime si capisce molto bene che, essendo l'invulnerabilità basata sul cosmo, se un cavaliere che lo attaccasse possedesse un cosmo superiore al suo potrebbe superare la sua barriera difensiva.
Sintesi: Il cosmo lo rende invulnerabile, un cosmo più potente puó superare la sua invulnerabilità. Se Orion non emana il cosmo in difesa puó essere colpito ovunque.
Perchè Sirio sostiene che il punto debole dell'asgardiano sia il cuore e che intende giungervi frontalmente?
RICORDATEVI che Sirio giunge a battaglia già iniziata e non ha potuto vedere Orion combattere contro Pegasus.
CONSIDERAZIONE: Come sappiamo non tutto ció che i cavalieri nella varie serie e nei vari capitoli/episodi dicono si rivelano corrette.
Basti pensare a quante volte un cavaliere sostiene di essere più forte di altri ed alla fine non lo è o che un colpo non puó essere mai efficace due volte ma poi non è così.
Oppure che le armature hanno una loro resistenza mentre i corpi dei cavalieri rispondono alle leggi della fisica ma poi ci ritroviamo con cavalieri colpiti da freddo intenso, fiamme, cadute da centinaia di metri e colpi tremendi per poi uscirne illesi o quasi.
Come anche il fatto che l'armatura della fenice rinasca in caso di distruzione, e quindi non il cavaliere, ma alla fine anche phoenix risorge.
Tutte affermazioni che poi si rivelano infondate.
Sirio si rifiuta di colpire l'avversario alle spalle quindi prova a raggiungere il punto vulnerabile dal davanti ma il petto di Orion è stato bagnato dal sangue del drago e quindi non puó essere penetrato A MENO CHE, ma questo vale per qualsiasi altra parte del corpo, Orion venga colpito durante la fase di attacco nel quale il suo cosmo è impegnato per offendere e non a difendere OPPURE, come detto in precedenza, che il cosmo di un avversario sia talmente superiore da superare quello di Orion anche in fase difensiva.
Anche alle spalle Orion non è facile da sconfiggere.
Sappiamo che le armature di Odino sono molto resistenti quindi uno o più attacchi potrebbero non bastare a sconfiggerlo come dimostra l'incredibile resistenza della sua Robe ai colpi devastanti dei suoi avversari, vediamo nel dettaglio lo parte finale dello scontro.
Orion colpito dal fulmine di Pegasus alle spalle non subisce nessun tipo di danno. In quel momento non stava nemmeno emanando il cosmo per attingere all'invulnerabilità.
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Sirio subisce gli occhi del drago e da lì si accorge che quel colpo lascia per un milionesimo di secondo scoperto il petto.
Deduce quindi che, non volendo attaccare alle spalle e che non puó sfondare la difesa avversaria, l'unico modo di arrecare danno ad Orion sia sfruttando l'unico momento in cui questo si scopre.
Valutazione non proprio giusta.
Sirio prova a colpire Orion al cuore frontalmente sferrando un colpo alla massima potenza, bruciando il cosmo fino ai limiti(così dice nella versione giapponese) e ci riesce ma senza provocare danni(se non un segno sull'armatura dell'avversario).
Da quello scontro dragone ne esce a pezzi tanto da lasciare spazio a Pegasus.
A questo punto Orion sfida Pegasus a ripetere l'impresa di Sirio e di colpirlo nuovamente.
Entrambi lanciano il proprio colpo segreto e Pegasus colpisce Orion senza ferirlo ma solo ammaccando la sua armatura.
Di contro Pegasus viene colpito e giace in fin di vita.
ECCOCI AL DUNQUE
Sirio aveva visto, subendolo, solo un tipo di occhi del drago che ha un "rituale" prima di essere lanciato che lascia scoperto per un milionesimo di secondo il petto e pensa che quello sia il punto vulnerabile di Orion ma così non è, o parzialmente non lo è, perchè il cavaliere di Odino puó lanciare quel colpo in almeno tre modi diversi con "rituali" diversi come quando Orion colpisce Tisifone e Pegasus lanciando gli Occhi del drago in maniera differente come lo è anche la versione sferrata nello scontro finale sempre contro Pegasus.
Proprio nello scontro finale Pegasus lancia il suo colpo ad una potenza elevatissima, Sirio dice che è pari al Big Bang(dalla versione giapponese), una affermazione che potrebbe sembrare una iperbole in quanto utilizzata anche in altri contesti ma, per capire bene se puó essere impropria o meno, è necessario contestualizzarla.
A differenza di altre situazioni qui siamo di fronte ad un cavaliere che padroneggia il settimo senso, che si ritrova dentro di se anche altri 4 cosmi di cavalieri anche loro con il settimo senso, quindi potenti, e situazione ancora più importante, ha con se anche il cosmo della Dea Athena, una divinità, tra le più potenti.
È chiaro che in un contesto simile il colpo di Pegasus risulti devastante, 5 cavalieri con il settimo senso e una divinità uniti.
L'affermazione quindi di Sirio, contestualizzandola, trova un fondo di verità.
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Da questo scontro finale cosa succede?
Orion va "sul sicuro" e cambia il suo "rituale" per lanciare gli occhi del drago.
Elimina il "caricamento" del colpo ed usa una sola mano.
A questo punto Pegasus non puó sfruttare il milionesimo di secondo lasciato a disposizione di Orion perchè non c'è ed è costretto a superare il colpo avversario con la sola potenza del fulmine di Pegasus che ovviamente sovrasta quella del cavaliere di Asgard grazie al suo cosmo, a quello degli altri bronzi e a quello di Athena.
A quel punto raggiunge il petto di Orion che neanche dopo 3 colpi di cui uno estremamente potente muore.
Una grande prova di resistenza da parte della sua armatura e del suo fisico.
Dallo scontro comunque il cavaliere di Asgard si riprende e sembra quasi intenzionato a continuare il combattimento fino a quando decide di dare il suo zaffiro a Pegasus.
Quando affronta Sirya la sua melodia lo indebolisce decimando la sua forza.
Non potendo emanare il suo cosmo in difesa subisce gli attacchi fisici del generale degli abissi e a quel punto ricorre alla "pienezza del dragone".
Ricapitolando:
APPROFONDIAMO QUALI SONO QUESTI 3 MODO DI LANCIARE GLI OCCHI DEL DRAGO
Nell'anime possiamo vedere almeno 3 modi di lanciare gli occhi del drago.
2. È la versione lanciata contro Sirio, forse caricando maggiormente la sua potenza. In questa versione il braccio sinistro si abbssa per un attimo e le due braccia lanciano gli occhi del drago mantenendo una certa distanza dal corpo. È su questo metodo che Sirio basa tutte le sue valutazioni. Orion lo ripropone anche successivamente contro Pegasus come a sfidarlo nel riuscire a colpirlo. Possiamo vedere che sia Sirio che Pegasus passano artraverso i draghi di Orion e lo colpiscono.
3. Orion nello scontro finale non vuole correre rischi ed usa una terza versione eliminando il "rituale" prima di lanciare il colpo ed usando una sola mano. Pegasus non puó così raggiungere il suo petto attraversando gli occhi del drago ma è costretto a sovrastarlo per colpire il nemico.
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